Psicoterapia cognitivo costruttivista

Basata sulla teoria dell'attaccamento di John Bowlby

La psicoterapia cognitiva ad orientamento costruttivista ed evolutivo elabora ed integra alcuni contributi del cognitivismo clinico italiano - a partire dall’opera di Vittorio Guidano, Giovanni Liotti e degli altri autori della “svolta relazionale” della psicoterapia cognitiva - attribuendo grande centralità alla teoria dell’attaccamento di John Bowlby, ai processi di sviluppo e all’organizzazione del sé.

Ne deriva un modello integrativo ma coerente della clinica, della psicopatologia e dell'intervento, che utilizza procedure e tecniche in un contesto di self-practice e self-reflection per il trattamento sia del paziente adulto che di quello in età evolutiva.

La modalità di intervento consiste nell’applicare le procedure d’assessment cognitivista, le tecniche cognitivo-comportamentali di base e i protocolli evidence based in modo flessibile, attraverso una relazione terapeutica rispettosa delle caratteristiche uniche e irripetibili di ciascun paziente (aspetto costruttivista), delle sue esperienze d’attaccamento (aspetto evolutivo) e della sua più ampia organizzazione cognitiva, emotiva e comportamentale.

Comprendere le modalità personali
di organizzare l'esperienza soggettiva

Il modello si focalizza sull'importanza di comprendere nei pazienti le personali modalità di organizzare l'esperienza soggettiva, sull'importanza delle radici storiche ed evolutive della sofferenza emotiva e sul monitoraggio costante delle emozioni del paziente e del terapeuta in un'ottica collaborativa.

L’orientamento costruttivista ed evolutivo può essere considerato un modello di psicoterapia dinamica poiché il terapeuta aiuta il paziente a descrivere e mettere in parole i sentimenti, in particolare quelli contradditori, disturbanti o minacciosi che il paziente può non riconoscere o ammettere. La terapia esplora gli evitamenti che le persone attivano per allontanare aspetti disturbanti o conflittuali della propria esperienza e cerca di identificare temi e pattern ricorrenti di pensieri, sentimenti, immagini e relazioni di vita. La terapia esplora anche le esperienze precoci del paziente, il rapporto tra passato e presente e i modi con cui il passato tende ad influenzare negativamente il presente. Il rapporto terapeuta-paziente può essere esso stesso oggetto di attenzione poiché se nel paziente emergono temi ripetitivi nelle modalità relazionali, questi temi tendono a emergere anche nella relazione terapeutica ed essere importanti fonti di informazione per il trattamento.